Arsenale. Ieri sit-in dei lavoratori dell’indotto

Giovedì 3 Agosto si è tenuta la prima giornata di protesta dei lavoratori dell’indotto Arsenale M.M. di Taranto rispetto alla vertenza che ne vede parte di essi a rischio occupazionale per via della cessazione della CIGO che sinora li aveva salvaguardati.
FIM – FIOM – UILM ritengono questa giornata di sciopero come avvio di una fase di mobilitazione che deve riportare al centro delle discussioni il lavoro e la sua tenuta, al fine di poter offrire le dovute garanzie a tutti i lavoratori per i quali oggi è messa in discussione la propria occupazione.

A sostegno della stessa va registrata positivamente la posizione assunta dalla stazione appaltante, a margine di un incontro convocato in concomitanza allo sciopero durante il presidio tenutosi davanti l’ingresso dell’Arsenale, per la quale oltre a ribadire la sussistenza di un cospicuo piano di interventi manutentivi previsto sui navigli militari nell’arco dei prossimi mesi, non esistono assolutamente cause ostative rispetto all’impiego delle aziende territoriali e quindi delle proprie maestranze.

Per queste ragioni FIM – FIOM – UILM attiveranno da subito apposita informativa alle istituzioni territoriali, alla politica locale e alle associazioni datoriali affinchè ciascuna delle parti sia coinvolta nel verificare ogni possibile soluzione della vicenda, a partire dalla possibilità di realizzare un accordo con clausola sociale che permetta di salvaguardare i livelli occupazionali, non escludendo al contempo ulteriori e più incisive forme di protesta a sostegno dei lavoratori interessati.

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